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ANAM8 Membro attivo
Età: 63 Registrato: 31/03/10 15:11 Messaggi: 4
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Ho fatto due ricorsi al Prefetto che mi ha respinto nonostante la giurisprudenza contraria.
Adesso vado dal GdP per vincere i ricorsi e chiedere i danni art 2043 CC. Ho un dubbio. Posso aggiungere davanti al GdP ulteriori motivi, non indicati nel ricorso al Prefetto, per sostenere le mie ragioni?
Grazie _________________ ANAM8 |
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ricorsimulte Site Admin
Registrato: 21/02/08 00:13 Messaggi: 291
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Purtroppo davanti al GDP non si possono aggiungere ulteriori motivi di gravame, ma ridiscutere quelli inseriti nel ricorso principale ed eventualmente impugnare l'atto di rigetto del Prefetto (il quale di certo sarà una sorta di pre-stampato). Purtroppo è prassi consolidata che le Prefetture rigettano automaticamente i ricorsi, quindi una impignazione davanti al Giudice di Pace deve essere fatta con molta attenzione.
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ANAM8 Membro attivo
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ricorsimulte ha scritto: | Purtroppo davanti al GDP non si possono aggiungere ulteriori motivi di gravame, ma ridiscutere quelli inseriti nel ricorso principale ed eventualmente impugnare l'atto di rigetto del Prefetto (il quale di certo sarà una sorta di pre-stampato). Purtroppo è prassi consolidata che le Prefetture rigettano automaticamente i ricorsi, quindi una impignazione davanti al Giudice di Pace deve essere fatta con molta attenzione.
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Vi ho inviato i documenti di due ricorsi ma non mi avete detto come procede il Gdp in caso di richiesta danni basata sull'art 2043. Ci sono precedenti?
Saluti _________________ ANAM8 |
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ricorsimulte Site Admin
Registrato: 21/02/08 00:13 Messaggi: 291
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Ho risposto in privato in ordine alle risposte del Prefetto. per ciò che riguarda invece il risarcimento ex. art. 2043 c.c. il discorso è più complesso, si deve infatti dimostrare di avere effettivamente subito un danno e chi lo ha provocato e non è facile: sono necessari testimoni e documenti che possano attestarlo.
E' più consigliabile allora inserire nell'atto di ricorso il risarcimento delle spese vice, quantificate con atto separato, oppure che il Giudice le liquidi in via equitativa. |
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ANAM8 Membro attivo
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ricorsimulte ha scritto: | Ho risposto in privato in ordine alle risposte del Prefetto. per ciò che riguarda invece il risarcimento ex. art. 2043 c.c. il discorso è più complesso, si deve infatti dimostrare di avere effettivamente subito un danno e chi lo ha provocato e non è facile: sono necessari testimoni e documenti che possano attestarlo.
E' più consigliabile allora inserire nell'atto di ricorso il risarcimento delle spese vice, quantificate con atto separato, oppure che il Giudice le liquidi in via equitativa. |
Il risarcimento è per il disagio subito da un cittadino non pratico di dover far fronte a un Prefetto che insiste nel voler eseguire un provvedimento radicalmente nullo perchè emesso da soggetto privo di potere in un caso e che non tiene conto delle motivazioni gravi che hanno indotto alla seconda violazione. Penso che non si debba dimostare il disagio subito che è evidente (sono un semplice cittadino che devo comportarmi da avvocato) anche dalle carte (certificato e sentenze citate). La mia richiesta è forfettaria, non si misura il disagio provocato da una condotta irrituale, e se il Gdp deciderà per il ristoro del disagio subito lo farà sicuramente in via equitativa. Le spese vive sono la carta, le fotocopie e la raccomandata? Pochino!!! _________________ ANAM8 |
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ANAM8 Membro attivo
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ricorsimulte ha scritto: | Ho risposto in privato in ordine alle risposte del Prefetto. per ciò che riguarda invece il risarcimento ex. art. 2043 c.c. il discorso è più complesso, si deve infatti dimostrare di avere effettivamente subito un danno e chi lo ha provocato e non è facile: sono necessari testimoni e documenti che possano attestarlo.
E' più consigliabile allora inserire nell'atto di ricorso il risarcimento delle spese vice, quantificate con atto separato, oppure che il Giudice le liquidi in via equitativa. |
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Saluti _________________ ANAM8 |
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